giovedì 22 marzo 2007

300

Passano tre quarti d'ora prima che uno spartano alzi la mannaia, poi però se le danno di santa ragione. Ma dopo circa un'ora e mezza di film, il colpo di scena.

Seduto su un enorme trono dorato portato da un centinaio di schiavi, arriva il Re di Persia, il Dio degli Dei: Serse. Un cristone nero alto almeno due metri e un quarto, con piercing in ogni angolo della faccia ma anche più trucco di una battona di periferia. E' un transessuale. Non un gay, e nemmeno un semplice travestito: proprio un trans, non ci sono storie. Assomiglia pure a RuPaul, ma senza parrucca.
Beh, RuPaul scende dalla scaletta del trono con la manina bene in alto come fanno i migliori stilisti del mondo e fronteggia Leonida, il re degli spartani, l'uomo che ha inventato i muscoli addominali. Comunque, come prima cosa RuPaul gli chiede di rendergli omaggio inginocchiandosi davanti a lui. E glielo chiede con la voce di Morpheus di "Matrix"! Risate a scena aperta.
Ma non è tutto. Ad un certo punto, nel corso di questa surreale conversazione, Leonida da le spalle al nemico e RuPaul gli si avvicina, mettendogli le mani sulle spalle e pronunciando l'immortale frase "Non è della mia frusta, che devi aver paura!". Grasse risate.

Ma dico io, ma in quella scena lì han lasciato scrivere i dialoghi ai comici di "Zelig"? Ma si può? Mah... in che mani siamo...

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