domenica 2 dicembre 2007

I Supereroi di Toronto

Ci sono 249 supereroi nella città di Toronto. Nessuno di loro ha un’identità segreta. Pochissimi indossano un costume. Nella maggior parte dei casi i loro superpoteri non comportano alcun vantaggio materiale. Anfibio può vivere sia sulla terra che sott’acqua, ma onestamente: a che gli serve? Gli sarà mai utile per trovare lavoro? Al momento Anfibio fa il corriere per Speedy, un’agenzia di recapiti del centro.
Persino la Clessidra, unica tra i supereroi a viaggiare nel tempo, non crede che il suo su-perpotere sia niente di eccezionale. Ti fa no tare subito che tutti sono in grado di viaggiare nel tempo, e infatti procedono in modo costante e inesorabile verso il futuro: un vero superpotere sarebbe la capacità di non viaggiare affatto nel tempo, di arrestarsi nel presente.
Anche se non esistono supercattivi, nessun supereroe è disposto a crederci. Ognuno di loro è convinto che uno degli altri sia un supercattivo. La Perfezionista si scontra con Televendita. Businessman e il Sindacalista si considerano reciprocamente l’incarnazione del male. Anche Anfibio è ai ferri corti con l’I-namovibile.
A ogni festa, al padrone di casa tocca inevitabilmente ascoltare le lamentele di un qualche supereroe scandalizzato: “Non posso credere che tu abbia invitato quello lì”. Oppure capita che due supereroi si imbattano l’uno nell’altro cercando il bagno, e si blocchino guardandosi in cagnesco e strillando: “Tu sei il cattivo! Sei un mostro!”
Le feste migliori le dà la Coniglietta Antistress...
Andrew Kaufman, "Tutti i miei amici sono supereroi" (Meridiano Zero, 2006).

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